Il Regime giuridico della SAS francese (S.p.a. "semplificata")
- Rodolphe Rous
- 26 mar
- Tempo di lettura: 13 min

La Société par Actions Simplifiée (SAS) costituisce una delle forme societarie francesi più flessibili e apprezzate dagli investitori stranieri, incluse le imprese italiane che desiderano stabilire o ampliare la propria presenza in Francia. Si tratta di una struttura pensata per favorire l’iniziativa imprenditoriale, rendendo la costituzione di una società più agevole rispetto ad altre tipologie (ad esempio la SA – Société Anonyme). Allo stesso tempo, la SAS offre un regime di responsabilità limitata a tutela del patrimonio personale dei soci, garantendo al contempo un’ampia autonomia statutaria per la definizione della governance e delle regole di funzionamento interno.
La Francia, come l’Italia, è un Paese con un’economia matura, un contesto giuridico stabile e un quadro di riferimento comunitario. Tuttavia, a livello di normativa societaria e fiscale, esistono differenze da conoscere e gestire correttamente, per evitare rischi e penalizzazioni. Nel caso di un investitore italiano intenzionato a entrare nel mercato francese, la scelta della SAS può rivelarsi molto vantaggiosa, soprattutto quando si desiderano regole di funzionamento flessibili, una protezione dei soci in termini di responsabilità e un’immagine di solidità sul mercato locale.
La presente guida mira a illustrare in dettaglio i principali aspetti che caratterizzano la SAS: la disciplina giuridica e la procedura di costituzione, la struttura del capitale e la responsabilità dei soci, il regime di governance, gli obblighi contabili e fiscali, i rapporti di lavoro e gli adempimenti sociali, fino ad arrivare alla gestione quotidiana e alle possibili controversie. Nel corso dell’esposizione verranno evidenziati i riferimenti normativi principali, le peculiarità per gli investitori italiani e gli elementi da considerare per ottimizzare la presenza in Francia, sia sotto il profilo legale, sia sotto quello fiscale e operativo.
Si tenga presente che la SAS è disciplinata in particolare dal Code de commerce (articoli L. 227-1 e seguenti), senza tralasciare l’applicazione di norme generali del Code civil, del Code général des impôts in materia fiscale e del Code du travail per gli aspetti legati alle risorse umane. Vi sono poi norme speciali e circolari di prassi amministrativa da consultare in relazione a settori specifici (come le attività regolamentate). È pertanto consigliabile avvalersi di professionisti esperti (avvocati, notai, commercialisti, consulenti del lavoro) per un’assistenza personalizzata e costantemente aggiornata.
Panoramica generale sulla SAS
La SAS è stata introdotta nell’ordinamento francese negli anni ’90 per semplificare il diritto societario e incoraggiare la competitività delle imprese. Grazie alle riforme succedutesi negli ultimi due decenni, la SAS ha guadagnato notevole popolarità, superando in molti casi la classica SARL (Société à Responsabilité Limitée). Per un investitore italiano abituato a interagire con la SRL italiana, la SAS potrebbe sembrare una società di capitali con regole di costituzione altrettanto semplici, ma ciò che la rende distintiva è la notevole flessibilità statutaria. Le parti, nei limiti previsti dalla legge, hanno la possibilità di plasmare l’atto costitutivo in funzione delle proprie esigenze, sia in termini di gestione interna, sia nella ripartizione di poteri e diritti tra i soci.
Scegliere la SAS è spesso consigliabile quando si desidera:• Limitare la responsabilità dei soci alla misura dei conferimenti.• Regolare in modo personalizzato la governance e il funzionamento della società.• Avere apertura al mercato dei capitali, mantenendo la possibilità di un’agevole modifica dell’azionariato.• Disporre di un veicolo societario credibile e riconosciuto in Francia, in grado di attrarre potenziali partner, investitori o collaboratori.
Dal punto di vista del diritto commerciale francese, la SAS appartiene alla categoria delle “sociétés par actions” (società per azioni), ma si distingue dalla SA per l’assenza del capitale minimo obbligatorio di 37.000 euro, per l’assenza di un organo di amministrazione collegiale obbligatorio (consiglio di amministrazione) e per la maggiore libertà di organizzare i poteri dei dirigenti (presidente, direttori generali delegati, eventuali comitati interni). Ciò non toglie che la SAS sia tenuta a rispettare obblighi di trasparenza contabile, di registrazione nel Registre du Commerce et des Sociétés (RCS) e di redazione di bilanci, esattamente come ogni altra società di capitali in Francia.
Disciplina giuridica di riferimento
La disciplina di base della SAS si trova negli articoli L. 227-1 e seguenti del Code de commerce, che elencano i principi fondamentali in materia di costituzione, amministrazione, diritti dei soci e scioglimento della società. Inoltre, molte delle disposizioni sulle società per azioni si applicano in via residuale anche alla SAS, salvo che lo statuto o la legge stabiliscano diversamente. Questo significa che, per tutti gli aspetti non espressamente disciplinati per la SAS, è possibile fare riferimento alle norme generali sulle sociétés par actions presenti nel medesimo codice.
È importante sottolineare che la SAS non può emettere azioni sul mercato azionario (quotazione in Borsa), possibilità riservata alla SA. Tuttavia, nulla vieta alla SAS di accogliere soci di varia natura, compresi investitori istituzionali o privati, e di emettere strumenti finanziari specifici (azioni con diritti particolari, obbligazioni, ecc.), purché tali possibilità siano previste negli statuti e conformi alla normativa vigente.
Le fonti normative a cui un investitore italiano dovrà prestare attenzione, oltre al Code de commerce, includono:
• Il Code civil, per quanto concerne le regole generali dei contratti e la responsabilità extracontrattuale.
• Il Code général des impôts, per le imposte dirette e indirette.
• Il Code du travail, per le questioni legate all’assunzione e alla gestione del personale in Francia.
• Il Code de la sécurité sociale, riguardante i contributi previdenziali e assistenziali.
• La Convenzione Italia-Francia del 5 ottobre 1989 per evitare le doppie imposizioni, essenziale per inquadrare l’aspetto fiscale dei flussi di utili e dividendi.
Procedura di costituzione della SAS
La costituzione di una SAS richiede la redazione di uno statuto (statuts) che definisca, tra le altre cose, la denominazione sociale, l’oggetto sociale, la sede legale, la durata, l’ammontare del capitale, la ripartizione delle azioni e le regole di governance. Rispetto ad altre società, nello statuto di una SAS è possibile inserire clausole particolarmente dettagliate o complesse, ad esempio:
• Clausole di esclusione di soci in casi specifici (gravi inadempienze, conflitti di interesse, ecc.).
• Clausole di approvazione preventiva (agrement) per il trasferimento di azioni a terzi.• Clausole che disciplinano l’emissione di azioni con diritti speciali (esempio: diritto di voto multiplo o privilegiato, diritto preferenziale sugli utili, limitazioni alla cessione).
• Strutture di governance con più livelli decisionali (presidente, direttore generale delegato, comitati consultivi).
Una volta redatto lo statuto, i soci dovranno procedere al versamento del capitale (in denaro e/o in natura), depositandolo su un conto bancario dedicato in Francia o ricorrendo a un notaio. Per la SAS non è previsto un importo minimo legale obbligatorio di capitale, pertanto è possibile costituirla anche con 1 euro simbolico (pur se sconsigliabile per ragioni di credibilità finanziaria). È comunque necessario versare almeno il 50% del capitale in denaro al momento della costituzione, lasciando la possibilità di versare il resto entro i successivi cinque anni.
Successivamente, occorre:• Redigere e firmare i documenti di nomina del Presidente (che, nella SAS, è sempre obbligatorio).• Pubblicare un annuncio legale in un giornale autorizzato, indicando i dati essenziali della società (denominazione, forma giuridica, sede, capitale, durata, oggetto sociale, generalità del Presidente).• Depositare la pratica completa presso il Centre de Formalités des Entreprises (CFE) o direttamente presso il Greffe du Tribunal de Commerce, per l’iscrizione nel RCS (Registre du Commerce et des Sociétés).• Ottenere il
Certificato di Immatricolazione (Extrait Kbis) che attesta la nascita giuridica della SAS.
A questo punto, la società è formalmente costituita e può iniziare a operare. È fondamentale, soprattutto per un investitore italiano, curare con attenzione la fase di costituzione, assicurandosi che i propri diritti e le proprie aspettative di governance siano chiaramente recepiti negli statuti. Nel diritto francese, lo statuto costituisce un documento contrattuale di primaria importanza, e la sua redazione incide in modo diretto sulle future dinamiche societarie.
Struttura del capitale e responsabilità dei sociUno dei tratti caratteristici e più attraenti della SAS è la responsabilità limitata di ogni socio, la quale è circoscritta all’ammontare dei conferimenti. Questo significa che, in caso di debiti o obbligazioni insoddisfatte della società, il patrimonio personale dei soci rimane protetto, salvo casi eccezionali di abusi di diritto o di frode conclamata.
Non esiste un ammontare minimo di capitale stabilito per legge, ma i fondatori dovrebbero scegliere un capitale adeguato a conferire credibilità alla società e a coprire le spese iniziali. Il capitale può essere suddiviso in azioni (actions), che possono avere diverso valore nominale e prevedere diritti speciali, purché ciò sia esplicitato negli statuti. È possibile differenziare i diritti di voto, di dividendo o di partecipazione alle riserve, favorendo soci finanziatori o strategici.
Qualora siano previsti apporti in natura (per esempio beni mobili o immobili, brevetti, marchi, know-how, attrezzature), potrebbe rendersi necessaria la nomina di un commissaire aux apports, un esperto indipendente incaricato di valutare il valore effettivo di tali conferimenti e garantire la correttezza del capitale dichiarato.
Dal punto di vista pratico, un investitore italiano interessato a mantenere controllo sulla società potrebbe inserire clausole che:• Limitano la cessione delle azioni a soggetti terzi (clausole di inalienabilità o di prelazione).• Richiedono un voto rafforzato per decisioni strategiche (ad esempio, vendere una parte sostanziale degli asset, modificare l’oggetto sociale, sciogliere anticipatamente la società).• Attribuiscono al socio italiano un diritto di veto su specifiche operazioni.
Tali meccanismi sono più agevoli da implementare in una SAS rispetto ad altre società, grazie alla flessibilità statutaria che caratterizza questa forma giuridica.
Organi sociali e governanceLa SAS può essere amministrata in modo più o meno complesso, secondo le esigenze dei soci. L’unico organo obbligatorio è il Presidente (Président), che può essere sia una persona fisica sia una persona giuridica. Il Presidente ha la rappresentanza legale della società di fronte ai terzi, firmando contratti e assumendo impegni vincolanti. Il suo potere può essere illimitato oppure limitato nello statuto, ma le limitazioni di potere nei confronti dei terzi non sono opponibili a questi ultimi, se non debitamente comunicate e pubblicizzate.
Per le società di dimensioni maggiori, o quando i soci desiderino ripartire i poteri tra più soggetti, è possibile nominare uno o più direttori generali delegati (directeurs généraux délégués), con ruoli operativi di gestione. Inoltre, si possono creare comitati consultivi o comitati di sorveglianza, con funzioni simili a quelle di un consiglio di amministrazione, ma senza la rigidità tipica della SA. Tutto ciò conferisce un alto grado di personalizzazione alla governance.
I diritti dei soci, in termini di voto e distribuzione degli utili, dipendono dalle disposizioni statutarie e dalla natura delle azioni sottoscritte. Se gli statuti lo prevedono, si possono creare categorie di azioni con diritti di voto plurimo o con privilegi in materia di dividendi. Un investitore italiano che intenda attrarre partner locali, ma mantenere il controllo strategico, potrebbe ricorrere a questo tipo di meccanismi, stipulando accordi specifici per la circolazione delle azioni.
Sul piano dei controlli societari, la SAS deve nominare un revisore legale dei conti (commissaire aux comptes) quando supera determinate soglie di bilancio (fatturato, totale attivo, numero di dipendenti) o quando fa parte di un gruppo di dimensioni rilevanti. Per le SAS di piccole dimensioni, la nomina del revisore non è obbligatoria, a meno che uno dei soci non ne faccia richiesta secondo le procedure stabilite dal Code de commerce.
Aspetti fiscali e contabili
Le SAS sono soggette di regola all’Impôt sur les sociétés (IS), l’imposta francese sul reddito delle società, la cui aliquota standard è intorno al 25%. Esistono tuttavia aliquote ridotte per i primi scaglioni di utile, applicabili alle PMI che soddisfano certi requisiti. La società è inoltre tenuta a versare la TVA (Taxe sur la Valeur Ajoutée), corrispondente all’IVA italiana, con aliquota ordinaria al 20% e aliquote ridotte per alcuni beni e servizi.
Nel Code général des impôts, la SAS trova la medesima disciplina fiscale delle altre società di capitali. Va ricordato che, per i dividendi distribuiti a soggetti residenti all’estero, si applicano le ritenute alla fonte previste dalle norme francesi, con possibilità di riduzione o esenzione in virtù della Convenzione Italia-Francia per evitare la doppia imposizione, firmata il 5 ottobre 1989. Grazie a tale convenzione e alla normativa UE (Direttiva “Madre-Figlia”), i dividendi distribuiti a una società madre italiana (che detenga una partecipazione significativa) possono beneficiare di un’esenzione quasi totale, se sono soddisfatti i requisiti di legge (soprattutto la percentuale minima di partecipazione e la durata del possesso delle azioni).
La contabilità della SAS deve essere tenuta secondo il Plan Comptable Général francese. Alla fine di ogni esercizio, occorre redigere un bilancio (bilan), un conto economico (compte de résultat) e un’eventuale relazione integrativa (annexe).
Questi documenti, dopo l’approvazione da parte dei soci, devono essere depositati presso il Greffe del Tribunal de Commerce competente entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio. Le società che superano certe soglie di fatturato o numero di dipendenti devono poi depositare bilanci completi e nominare un revisore (commissaire aux comptes). Le SAS più piccole possono presentare conti semplificati o optare per una forma di pubblicità ridotta.
Il socio italiano deve valutare con attenzione le implicazioni fiscali dell’operatività transfrontaliera. Se la SAS francese funge da “sede locale” che vende prodotti o servizi in Francia, i ricavi generati sul territorio francese saranno tassati in Francia (salvo ulteriori accordi di transfer pricing nei casi di transazioni intra-gruppo). L’utile netto, una volta tassato all’IS, potrà essere distribuito al socio italiano sotto forma di dividendo, scontando la ritenuta alla fonte eventualmente dovuta. In Italia, tale dividendo concorrerà alla formazione del reddito imponibile del socio (se persona fisica) in misura variabile, mentre se il socio è una società di capitali o un ente commerciale, si applicano regole diverse, generalmente più favorevoli.
Aspetti sociali e del lavoro
Quando la SAS assume personale in Francia, deve sottostare alla legislazione sociale locale, contenuta nel Code du travail e nel Code de la sécurité sociale. Gli adempimenti principali includono:• Dichiarazione dei dipendenti presso gli enti competenti (URSSAF, assicurazioni infortuni, pensioni, disoccupazione).• Pagamento dei contributi sociali a carico del datore di lavoro, la cui incidenza complessiva può essere significativa (spesso intorno al 40-45% del salario lordo, se non oltre, a seconda del regime e dell’inquadramento contrattuale).• Rispetto delle norme su orario di lavoro, ferie, congedi, salario minimo (SMIC), sicurezza e tutela dei lavoratori.• Eventuali contratti collettivi applicabili a seconda del settore di attività (convention collective).
Il Presidente della SAS, se persona fisica, può essere inquadrato come dirigente non sottoposto al regime generale del lavoro subordinato. Tuttavia, se percepisce una retribuzione, dovrà essere affiliato al regime generale di sicurezza sociale francese o a quello applicabile in base alla posizione contrattuale specifica (tenendo conto di eventuali accordi bilaterali tra Italia e Francia in materia di sicurezza sociale).
Per un investitore italiano, è importante considerare che il costo del lavoro in Francia può risultare elevato rispetto ad altri Paesi. D’altro canto, il sistema francese offre ai lavoratori una copertura previdenziale e sanitaria solida, che può costituire un vantaggio nella fase di reclutamento del personale. È altresì essenziale assicurarsi che tutti gli adempimenti, incluso il contratto di lavoro in lingua francese, siano svolti correttamente, poiché i tribunali del lavoro (Conseils de Prud’hommes) sono molto attenti alla tutela dei dipendenti.
Operatività e gestione quotidiana
Una volta costituita la SAS e avviata la fase operativa, la società dovrà adempiere a una serie di obblighi ricorrenti:
• Tenuta della contabilità: registrazione sistematica di fatture, incassi, pagamenti, stipendi, ecc.
• Dichiarazioni fiscali: dichiarazione periodica IVA (mensile o trimestrale), dichiarazione annuale dell’IS, versamenti di acconti, tasse locali (come la Cotisation Foncière des Entreprises – CFE) e ogni altro tributo dovuto.
• Comunicazioni sociali: eventuali assemblee dei soci per l’approvazione dei conti, decisioni in merito alla distribuzione di dividendi, modifiche statutarie, aumento di capitale, ingresso di nuovi soci.
• Gestione dei rapporti di lavoro: buste paga, contributi URSSAF, adempimenti legati alle assunzioni, licenziamenti, procedure disciplinari o riorganizzazioni.
La SAS, benché flessibile, non è esente da controlli e verifiche da parte delle autorità francesi. In caso di ispezioni fiscali o di lavoro, è essenziale dimostrare la regolarità delle scritture contabili, delle buste paga e dei versamenti contributivi. Inoltre, se la società opera in settori soggetti ad autorizzazioni (sanitario, assicurativo, finanziario, trasporti, agroalimentare, ecc.), occorre rispettare norme specifiche ed eventuali licenze o permessi.
Un buon consiglio per l’investitore italiano è quello di mantenere un rapporto costante con un commercialista o un consulente locale in Francia, onde evitare errori o omissioni che possano comportare sanzioni. Le differenze tra il sistema italiano e quello francese possono emergere in dettagli apparentemente secondari, ma di grande rilevanza pratica (date di scadenza, calcolo dei contributi, modulistica).
Risoluzione delle controversie e responsabilità
Nel caso in cui sorgano dispute all’interno della società (ad esempio tra soci) o nei confronti di terzi (fornitori, clienti, partner commerciali), le controversie in materia commerciale e societaria rientrano nella competenza del Tribunal de Commerce territorialmente competente. Se si tratta di questioni relative al lavoro subordinato, la competenza spetta di norma ai Conseils de Prud’hommes. È possibile anche inserire negli statuti o nei patti parasociali clausole arbitrali o di mediazione, demandando la controversia a un arbitro o a un organismo di mediazione specializzato.
In linea di principio, la SAS risponde delle proprie obbligazioni con il proprio patrimonio. I soci non rispondono con il proprio patrimonio personale, a meno che non si dimostri un abuso di forma societaria (ad esempio, la società è usata a scopo fraudolento, privo di un’autentica distinzione rispetto ai patrimoni dei soci). Il Presidente e gli altri dirigenti possono incorrere in responsabilità civile e penale se commettono azioni dolose o gravemente negligenti (ad esempio, falso in bilancio, sottrazione di beni sociali, mala gestione intenzionale). In tali casi, il Code de commerce e il Code pénal prevedono sanzioni anche severe.
Vantaggi e svantaggi principali della SAS
Il principale vantaggio della SAS è senz’altro la flessibilità. I soci possono adattare le regole statutarie alle loro esigenze, stabilendo clausole personalizzate in materia di governance, trasferimento di azioni, emissione di strumenti partecipativi e partecipazioni incrociate con altre società. Inoltre, la responsabilità limitata tutela il patrimonio personale dei soci e l’assenza di un capitale minimo obbligatorio rende più agevole l’avvio dell’attività, anche per imprese di dimensioni ridotte.
Un ulteriore beneficio risiede nella buona immagine che la SAS proietta verso terzi, in quanto considerata una struttura moderna e apprezzata per la facilità di collaborazione con partner finanziari, fondi di investimento e banche. Spesso, gli istituti di credito francesi hanno familiarità con la SAS e non richiedono procedure aggiuntive rispetto a quelle previste per la SA, se non per la valutazione del merito creditizio e dei piani di business.
Tra gli svantaggi, occorre citare la necessità di redigere uno statuto accurato, spesso più articolato e complesso rispetto a quello di una SARL. Per farlo correttamente, di norma serve l’intervento di un professionista specializzato, il che comporta costi iniziali di consulenza. Inoltre, la gestione della SAS potrebbe risultare complessa qualora si inseriscano numerose clausole di governance e si creino diverse categorie di azioni: l’equilibrio tra soci va mantenuto con aggiornamenti periodici e con la predisposizione di patti parasociali, se del caso.
Non va dimenticato che la SAS richiede comunque il rispetto di determinati obblighi contabili, fiscali e sociali tipici delle società di capitali, anche quando di piccola dimensione. L’assenza di un organo collegiale non esime dalla necessità di un adeguato controllo, e le eventuali responsabilità del Presidente sono tutt’altro che ridotte. Infine, dal punto di vista fiscale, la SAS è sottoposta all’IS senza possibilità di optare per il regime di trasparenza (salvo eccezioni molto circoscritte e temporanee), il che può non essere sempre l’opzione più vantaggiosa a seconda della struttura del gruppo internazionale di appartenenza.
Conclusione
La SAS rappresenta una soluzione di grande interesse per l’investitore italiano che desidera insediarsi in Francia in modo flessibile ed efficace. Proponendo una governance personalizzabile, una protezione patrimoniale adeguata e un regime giuridico moderno, la SAS è spesso preferita ad altre forme societarie, soprattutto quando si preveda una crescita dinamica o l’eventuale ingresso di nuovi partner finanziari. La presenza di un contesto economico solido, un regime fiscale in parte competitivo e una rete di infrastrutture di sostegno alle imprese completano il quadro di attrattività della Francia come Paese di insediamento.
Resta comunque fondamentale prestare attenzione ai dettagli. Occorre predisporre statuti chiari e completi, adeguare le clausole ai propri obiettivi, definire con precisione i poteri e le responsabilità di Presidente e direttori generali delegati, nonché garantire una contabilità conforme alla normativa francese. L’esperienza di professionisti locali, a fianco di consulenti italiani, può facilitare la transizione e prevenire eventuali criticità di natura burocratica o legale.
Nel percorso di internazionalizzazione, la SAS si inserisce come uno strumento versatile, che consente di cogliere le opportunità di un grande mercato come quello francese, nel rispetto delle regole comunitarie e con una previsione di costi di avviamento spesso contenuta. Una volta ben costituita e avviata, la SAS può accrescere la reputazione e l’efficacia commerciale dell’investitore italiano, valorizzando al meglio le sinergie tra due economie fortemente integrate come quella francese e quella italiana.
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